Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un libro uscito di recente e letto per caso. Parto subito con uno slancio di onestà: i libri di autori sconosciuti li evito nel 98% dei casi. Il motivo è che senza feedback (recensioni, suggerimenti, ect) faccio fatica a trovare la motivazione giusta per acquistare un nuovo libro se ne ho da parte una fila infinita da leggere. E poi ammettiamolo, in Italia ci sono troppi aspiranti scrittori e quello che viene pubblicato spesso non merita reale attenzione. Questa premessa era doverosa per farvi capire che tutti i libri di autori emergenti che trovate trasformati in articoli su questo blog sono stati selezionati da noi con la massima cura. Siamo delle vere e proprie scassacavoli.
Detto questo, il nostro ruolo da bookblogger naturalmente ci porta a osare e quando siamo di luna buona, guardiamo le nuove uscite anche di case editrici minori e ci buttiamo nella speranza di trovare il capolavoro nascosto. Io, per la seconda volta di fila in questo mese, ho avuto la fortuna di imbattermi in un libro bello. Ma bello davvero.
“Il volo del grifo” di Angelarosa Weiler è un romanzo particolare, il cui fascino si cela anche dietro il nome dell’autrice che è poi lo stesso della protagonista del libro. Si tratta di una biografia? È vero quello che viene raccontato? Ambientato in Italia e scritto in prima persona, non ci vorrà molto per apprezzare la protagonista e provare empatia verso di lei. Empatia che ti porterà a divorare il romanzo perché speri possa presentarsi per lei la svolta della vita, quella che rimette a posto i pezzi di una situazione assurda. Ma invece che migliorare, le cose si complicano. Lei, Angelerosa, non è una persona forte, non è la Wonder Woman che siamo abituati a trovare nei racconti. Entra, con la sua storia, in punta di piedi, presentando al lettore tutti i suoi difetti. Una donna che ama un uomo perché è lui a imporle, quasi, questa relazione. Non abbastanza forte da scegliere quello che vorrebbe. In balia del destino, diventa quello che altri le dicono di diventare. Poi questa fragile protagonista si ritrova ad avere improvvisamente in mano il timone. Dovrà essere lei a prendere le decisioni più difficili quando il marito, dopo un ictus, si ritrova non più in grado di muoversi e comunicare. La disabilità del marito devasterà i già precari equilibri che tengono insieme Angelarosa. Si troverà a dover scegliere per lui se lasciarlo andare, interrompendo la terapia, o se continuare e sperare in una qualità di vita dignitosa pur vivendo come “un vegetale”. Perché sarà questo il futuro che i medici prospettano per loro. E la scelta sembra quasi scontata per un personaggio che, al lettore, fino a quel momento, si è presentato debole e senza la forza per prendere decisioni nella vita, figuriamoci fare una scelta così difficile.
Invece la tragedia servirà ad Angelarosa per scoprire quanta forza sia presente in lei. Il destino, incontri fortuiti e fortunati, saranno il vento a favore della donna per guidare quella nave che, inizialmente, sembrava destinata ad andare alla deriva. Ho adorato davvero tutto di questo libro. Dallo stile con cui è scritto a ciò che raccontava. Non è stato difficile provare rabbia di fronte alle difficoltà (tante, tantissime) che complicavano e rovesciavano la vita della protagonista. Tante volte mi sono dovuta fermare e prendere una pausa perché, il fatto di non sapere se fosse o meno finzione quello che stavo leggendo, non mi aiutava a calmare la rabbia con la solita frase “Tanto è tutta inventato”. Insomma, io Tullio e Tarquinio vorrei tanto prenderli a mazzate. Chi sono, dite? Ehhh cari amici lettori, solo Angelarosa è brava a raccontarvi di loro mantenendo la calma.
Spero di avervi incuriosito abbastanza da dare una possibilità a questo romanzo. Mi raccomando, passate a dirmi cosa ne pensate dopo la lettura ❤
Avevo imparato a volermi bene. Questo non sarebbe mai accaduto se avessi continuato a vivere nell’ombra di altre persone. Pensai a Greif intensamente, mentre contemplavo il lago dorato e, in modo inesplicabile, lo sentii vicino. Chiusi gli occhi, sopraggiunse una sensazione meravigliosa: quell’abbraccio paterno che avevo tanto cercato volando nei cieli mi parve di avvertirlo lì, in quella pausa di intimo raccoglimento.
SCHEDA DEL LIBRO
Editore: Lettere Animate
Pagine: 172
Prezzo: 10.00 euro
Voto: 8/10