I miei giorni alla libreria della felicità è un romanzo di Cali Keys, uscito in Italia per Newton compton editori a gennaio di quest’anno. Julie Chevalier ha quarant’anni, è una scrittrice appassionata di romanzi contemporanei che vive a Parigi, ma che un giorno decide di partire sulla sua Twingo in direzione Bretagna.
A Saint-Malo infatti c’è la casa appartenuta ai nonni di Julie, vicino all’Oceano, una grande casa dove la donna trova rifugio dalla sua disperazione. Julie soffre infatti di una profonda depressione a causa della perdita della figlioletta di pochi mesi, Coline, qualche anno prima. La perdita aveva spinto Julie a chiudersi nel silenzio, all’allontanamento da suo marito e alla conseguente partenza.
Saint-Malo è una piccola comunità, dove ci sono botteghe aperte da tanti anni, Julie fa presto amicizia con Amandine, la moglie del proprietario di una panetteria, dove vengono venduti dolcetti tipici della zona. Una mattina Julie compra gli ultimi due dolcetti rimasti, causando la scontentezza di Leonard, un vecchietto con il bastone, suo vicino di casa, abituato a comprare tutti i giorni un dolcetto da dividere con Mathilde, la figlioletta di alcuni vicini.
Julie pensa ad una tattica per avvicinarsi all’anziano signore: tutte le mattine va a comprare i dolcetti rimasti alla panetteria, così che Leonard debba passare a casa sua per poterne avere uno. In questo modo due solitudini molto diverse si incontrano. Leonard sta per perdere la casa dove ha vissuto per tutta la vita con la moglie Rosie, morta da anni, la figlia Karine vuole che lui vada in un ospizio per non stare da solo. Leonard è un ex bibliotecario, un uomo di grande cultura, a cui Julie propone di venire ad abitare a casa sua. La casa di Saint-Malo è bella grande, c’è posto anche per lui, anche se la madre Annick ha deciso di raggiungerla in Bretagna per vedere come sta.
La convivenza comincia non senza difficoltà, tra scherzi reciproci, battibecchi e scambi di libri. Julie decide di mettere a disposizione tutti i volumi preziosi che possiede Leonard ad uso pubblico, creando così una piccola biblioteca e luogo di ritrovo per gli abitanti della cittadina. Tra questi c’è Viviane, la proprietaria di una piccola libreria in città, che dopo il divorzio dal marito ha avuto un esaurimento nervoso e, in seguito allo stalking perpetrato ai danni dell’uomo, ha perso la sua casa, il negozio e rischia di finire in una clinica psichiatrica.
Julie rimane colpita dalle sorti della donna e decide di ospitarla a casa sua. Alla combriccola formatasi si aggiunge poi Camille, una ragazza di vent’anni dal passato misterioso, amante dei libri e ottima pasticcera.
La vita a Saint-Malo diventa sempre più colorata e ricca per Julie e i suoi compagni, che sognano di aprire una libreria all’interno della villa e di creare qualcosa di nuovo per tutti.
Il romanzo affronta tante tematiche, dalla solitudine, alla maternità, dalla morte, all’aborto, dai legami familiari alla ricerca di un proprio posto nel mondo. I personaggi vengono ben caratterizzati, ma personalmente ho trovato Julie forse un po’ troppo contraddittoria. Passa piuttosto repentinamente, anche se forse l’effetto è dovuto da una narrazione veloce, dall’estrema gioia al buio e alla disperazione. Le basta sentir parlare di maternità e di bambini per crogiolarsi in se stessa, incapace di uscire da un dolore troppo forte che, per quanto comprensibile, arriva a impedirle di comportarsi da donna matura quale dovrebbe essere e, soprattutto, di agire in modo migliore.
Probabilmente questo lato della sua storia trova giustificazione nella depressione, ma ho avuto spessissimo la sensazione che ci fosse una sorta di esagerazione nelle sue reazioni, in un lato e nell’altro. I rapporti con i vicini poi sono troppo positivi: conosce Leonard e dopo pochissime settimane lo invita a stare a casa sua, conosce Viviane e quando oggettivamente la donna è impazzita e lo dimostra, Julie decide comunque di ospitarla e non si rende conto di tante cose che avvengono attorno a lei. Ho trovato in generale gli elementi troppo forzati, una ricerca di perbenismo continua. Alla fine della storia accade tutto velocemente e si ha la sensazione che manchi di originalità.
Nonostante i difetti evidenziati sicuramente la lettura risulta gradevole, se non altro per le risate che strappano alcune scene e la presenza di Coco, un gabbiano domestico, nella vita degli inquilini della villa.
SCHEDA DEL LIBRO
Editore: Newton compton editori
Pagine: 282
Prezzo: 9,9€
Voto: 6,5/10