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Il sospettato X – Keigo Higashino

Il sospettato X è un romanzo dell’autore giapponese Keigo Higashino. Siamo a Tokyo, in un quartiere poco centrale, dove vive Yasuko Hanaoka, una donna molto bella, ex hostess di un club notturno, assieme alla figlia adolescente Misato. Yasuko è stata già sposata due volte e l’ultima volta il suo matrimonio si è concluso con un divorzio.

Ma Togashi, l’ex marito di Yasuko, non è un brav’uomo: più volte ha inseguito la donna e la figliastra negli ultimi anni, causando non pochi fastidi alle due donne. Tutte le volte Togashi chiedeva denaro a Yasuko, per andarsene. Questa volta Yasuko, quando Togashi ricompare davanti ai suoi occhi nella tavola calda dove lavora assieme ad una ex collega e suo marito, ha i brividi e non sa come comportarsi. L’uomo le chiede di ricominciare da capo, non accettando un no come risposta.

Quando Togashi arriva a casa di Yasuko quella sera di marzo, dopo alcuni commenti sgraditi dell’uomo nei confronti della giovane Misato, le due donne commettono un omicidio. Togashi viene strangolato con il cavo elettrico del kotatsu, il tavolino dell’ingresso. Le due donne non sanno cosa fare: Yasuko sa di essere un’omicida, sa che dovrà coprire fino alla fine sua figlia. Ma qualcuno bussa alla porta.

Ishigami, il suo vicino di casa, un’insegnante di matematica del liceo, un grande genio con i numeri e nel ragionamento matematico, vuole aiutarla. Yasuko e Misato dovranno solo seguire le indicazioni di Ishigami, che promette loro di occuparsi della faccenda e di proteggerle.

Ishigami si metterà in contatto con lei telefonicamente, da un telefono pubblico, ogni sera, per sapere come andranno le cose e se la polizia la interrogherà.

Il detective Kusanagi viene incaricato di risolvere un delitto: è stato ritrovato un cadavere di un uomo vicino ad un fiume. Quest’uomo ha il viso deturpato, i polpastrelli bruciati. In un cassonetto vicino vengono ritrovati i suoi vestiti bruciati a metà e, accanto al fiume, c’è una bicicletta nuova di cui una donna ha denunciato il furto, sul cui manico ci sono le impronte di Togashi. I primi sospetti sulla sua sparizione e sul suo omicidio convergono sull’ex moglie, Yasuko, ma la donna ha un alibi per la sera in cui l’uomo è stato ucciso.

La polizia brancola nel buio: così Kusanagi si mette in contatto con Yukawa, docente e ricercatore di fisica all’Università, dove ha frequentato lo stesso detective e il vicino della signora Yasuko, Ishigami. Yukawa e Ishigami erano grandi amici e sfidanti durante gli anni di studio. Il caso li riavvicina, facendo sì che i due uomini arrivino a sfidarsi in una lotta mentale e razionale, la cui posta in gioco è la risoluzione del caso.

Keigo Higashino è maestro nello scrivere dei romanzi gialli in cui il caso di omicidio ha già un colpevole dall’inizio: i detective e poliziotti incaricati dei casi faticano a scoprire la verità e spesso impiegano del tempo. Le dinamiche dell’omicidio e il suo nascondimento vengono ben delineate nel romanzo e il lettore stesso arriva a scoprirle pian piano che chi indaga per primo arriva allo svelamento. Il sospettato X diventa un romanzo in cui a farla da padroni sono una passione e un amore profondi, che permeano le motivazioni del caso, pagina dopo pagina, svelando la verità solo alla fine. Il lettore durante il romanzo non sa neanche lui da che parte stare: se dall’omicida e dal suo aiutante o se dalla parte di chi deve punire e scoprire i crimini.

I risvolti psicologici non mancano, seppure il libro presenti una lunghezza di circa 300 pagine, ricchissime di particolari, di descrizioni e di fili la cui matassa viene sbrogliata capitolo dopo capitolo.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Giunti editore
Pagine: 320
Prezzo: 9,90€
Voto: 9/10

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La bastarda degli Sforza – Carla Maria Russo

La bastarda degli Sforza è un romanzo storico di Carla Maria Russo, ambientato nella seconda metà del XV secolo. E’ il tempo delle signorie italiane nel territorio Italiano: ci sono gli Aragonesi nel Regno di Napoli, il Regno della Chiesa retto da una ricchissima corte papale, le signorie di Venezia, Firenze con i Medici, i Savoia in Piemonte. A Milano ci sono gli Sforza, con il condottiero Gian Galeazzo.

Gian Galeazzo è un uomo dedito agli eccessi, alla tracotanza, alla violenza. Ha rapito la giovane moglie di un uomo di Milano e l’ha resa sua amante, vive ormai nel castello con lui e ha dato alla luce una figlia: Caterina. Caterina è una bambina ribelle, coraggiosa, che viene cresciuta secondo i dettami di sua nonna Bianca Maria Visconti, madre di Gian Galeazzo, che le racconta le gesta dei suoi avi. Caterina disdegna le bambole, i pizzi, i merletti, preferendo alla docilità femminile i corsi di armi frequentati dai fratelli e la bottega di un erborista.

Ha solo nove anni Caterina quando capisce cosa vuol dire entrare nei giochi di potere politici. Gian Galeazzo ha attaccato Imola e ne ha preso il possesso, aizzando le ire della Chiesa, che possedeva i territori dell’Emilia Romagna. Papa Sisto IV della Rovere vuole insediare nella città il nipote Girolamo Riario, che assieme al fratello si è guadagnato la reputazione di donnaiolo violento, incapace negli affari, poco raffinato per le sue origini di pescivendolo di Savona. Per Milano è necessaria un’alleanza con il Papa, non si può rischiare di incorrere in una guerra da cui sicuramente ne uscirebbe perdente.

Così Gian Galeazzo promette a Girolamo Riario la mano di una bambina di undici anni, Costanza Fogliani, una sua nipote imparentata con Mantova. L’accordo viene stipulato, ma i Riario sono sicuri di una cosa: se si lascerà trascorrere il tempo necessario perchè Costanza diventi maggiorenne e possa convolare a nozze e giacere con il marito a quattordici anni, gli anni porterebbero sicuramente Milano a trovare un escamotage per bloccare le nozze e intralciare i loro piani. I Riario hanno bisogno di una parentela così importante.

Così con il consenso speciale del Papa, Girolamo Riario chiede di consumare il matrimonio con la bambina subito, per essere sicuro che essendo sua un domani gli Sforza non possano mettergli i bastoni tra le ruote. Ma Gabriella Gonzaga, madre di Costanza, rifiuta che un qualcosa di così empio e per lei contro natura avvenga prima della maturità della fanciulla. Gian Galeazzo sa di non potersi inimicare i Gonzaga di Mantova e perdere un alleato così vicino, come sa però di non poter quindi disattendere l’accordo con la Chiesa. In quel momento viene deciso il destino della piccola Caterina, che nel 1473 ha solamente nove anni ed è costretta, nella segretezza dell’evento, con la madre e la matrigna Bona Sforza assenti assieme a tutti i suoi fratelli, a subire il destino di vittima sacrificale. Verrà stuprata da Girolamo Riario, dopo il matrimonio, e tutto ciò la cambierà per sempre, spingendola a meditare vendetta contro le persone complici del gesto.

Passano gli anni, il padre viene ucciso in una congiura, arriva il momento di diventare signora di Imola e di raggiungere il suo sposo, verso cui Caterina non riuscirà mai a provare affetto e proverà sempre disgusto e odio.

Da signora di Imola Caterina viaggerà per Roma, Forlì, entrando in contatto con i signori dell’Italia del periodo, affrontando diverse prove in cui dimostrerà di essere non una semplice moglie e madre, ma una donna dalla tempra forte, coraggiosa, determinata a salvare la sua vita e quella della sua famiglia.

Il romanzo ci offre uno sfondo storico ben preciso: quello delle guerre tra signorie del Quattrocento, con tutti i meccanismi di spionaggio, accordi e alleanze labili come banderuole, in un mondo, quello aristocratico, in cui le donne erano pedine di un gioco più grande. Ma Caterina non è una donna qualsiasi: da figlia illegittima rivendicherà il suo posto nel mondo, prendendo più volte decisioni degne di un condottiero della risma di suo nonno. Girolamo Riario è un inetto pavido, incapace di agire con furbizia, a cui viene dato un ruolo e importanza per il cognome che porta, non per reali motivazioni. Riario fa continui sbagli, ignorando gli avvertimenti della ben più avveduta moglie.

Il romanzo rimane incompiuto, lascia gli eventi a metà, rendendo i fatti storici molto interessanti e affascinando il lettore che vuole scoprire che cosa accadrà alla signora di Imola e Forlì e ai suoi figli.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Pickwick
Pagine: 363
Prezzo: 10,90€
Voto: 7,5/10

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Chiedi perdono – Ann-Marie MacDonald

Chiedi perdono di Ann-Marie MacDonald è un romanzo del 1996 pubblicato in Italia prima da Adelphi e poi da Mondadori nella collana Oscar451.

Questo romanzo segna l’esordio della scrittrice tedesca che, con questo libro, vinse il Commonwealth Writers’ Prize.

Sono gli ultimi anni dell’Ottocento e ci troviamo sull’isola di Cape Breton, al largo della Nuova Scozia. Qui un giovane libanese, James Piper, accordatore di pianoforte, si innamora dell’adolescente Materia Mahmoud di origini libanesi.

La passione li divora e due decidono di fuggire per coronare il loro amore. Amore che, nel bene e nel male, dà vita a tre bambine: Kathleen, la primogenita, bellissima e futura stella del canto; Mercedes, la seconda, fervida credente e molto concreta; ed infine Frances, la terza, piccolo demonietto indisciplinato.

Purtroppo l’amore tra James e Materia, nato sotto una cattiva stella, finirà ben presto per spegnersi e la vita coniugale andrà avanti in una sorta di penosa messinscena, trascinata dalla presenza di queste tre figlie che, inevitabilmente, vedranno il loro futuro irrimediabilmente corrotto dalle scelte dei loro genitori.

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Ann-Marie MacDonald, attraverso la sua penna, dà vita ad una saga familiare intensa e avvincente che attraversa buona metà del Novecento mescolando razze, amori e dolori profondi.

Si tratta di un romanzo non facile da leggere, pesante a livello psicologico, una storia a tratti morbosa fatta di segreti, bugie, colpe atroci e soprattutto di un legame familiare vincolante che sfida tutte le leggi del buonsenso.

Il lettore viene pienamente assorbito dalla storia della famiglia Piper e da tutto quello che accade ai suoi componenti ma non trova empatia con quasi nessuno di loro: nei comportamenti di ciascuno c’è una scia sporca, quasi malata che ognuno di loro cerca di coprire con la preghiera e con punizioni che si autoinfliggono per espiare alle proprie colpe. Un loop senza fine tra un senso soffocante di peccato e una ricerca continua di redenzione.

La MacDonald ha una scrittura importante con un lessico adeguato alla storia che viene raccontata. Uno stile molto descrittivo che a volte si “perde” in divagazioni e che potrebbe risultare leggermente ridondante. Perfetta la caratterizzazione psicologica dei personaggi.

Chiedi perdono di Ann-Marie MacDonald non è un romanzo di facile lettura. È un romanzo che disturba, sconvolge e sicuramente non si dimentica.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Mondadori
Pagine: 581
Prezzo: 16.00€
Voto: 9/10

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Memorie di una geisha – Arthur Golden

Memorie di una geisha di Arthur Golden è un romanzo pubblicato nel 1997 e ha come protagonista una geisha, rappresentante di quel mondo dei fiori e dei salici tanto conosciuto nella tradizione giapponese moderna.

Siamo alla fine degli anni ’20 del Novecento, Chiyo ha solo 9 anni, quando lei e sua sorella vengono vendute dal padre anziano e dalla madre morente, a persone di Kyoto, tramite l’intermediario di un imprenditore commerciale di pesce, il signor Tanaka. Chiyo non sa che salendo su quel carro assieme al signor Tanaka lascerà per sempre Yoroido, villaggio sul mare, e la sua casa ubriaca. Dopo un attento esame anatomico di lei e sua sorella Satsu, di qualche anno più grande, le due ragazzine vengono caricate su un treno diretto a Kyoto. Qui i loro destini verranno però separati.

Chiyo infatti arriva all’okiya Nitta, la casa dove vive e per cui lavora la bellissima e crudele Hatsumomo, una delle geisha più famose di Gion, il quartiere delle geisha di Kyoto; Satsu invece finirà in una casa di prostituzione, perchè considerata dal signor Tanaka meno bella della sorellina. Chiyo infatti ha una caratteristica che la rende speciale: ha due occhi grigi e profondi molto particolari, suo punto di forza, in cui gli adulti attorno a lei vedono possibili guadagni futuri.

Chiyo inizia il suo apprendistato come apprendista geisha, ma l’invidia e la malignità di Hatsumomo, mescolate all’indifferenza della Madre e della Zietta della casa, spingeranno la bambina ad odiare l’ambiente in cui si trova e a volerne fuggire il prima possibile, andando lontano magari, con la sorella.

Ma il tentativo di fuga non riesce e causerà un blocco nella carriera di Chiyo, che sembrerebbe essere destinata a rimanere una domestica per sempre, interrompendo così anche gli studi di shamisen, danza e arti che tutte le giovani future geisha frequentano. Tutto cambia quando un giorno, vicino ad un fiume, Chiyo piangendo incontra un uomo gentile, che dopo averle donato un fazzoletto di stoffa con le sue lettere incise, le regala una moneta per comprare della granita alla ciliegia. L’uomo è accompagnato da due stupende geisha: è quello il momento in cui Chiyo decide di mettere tutta se stessa per cercare di migliorare la sua sorte e avvicinarsi sempre di più al ruolo che le permetterà di stare accanto a quell’uomo.

La geisha Mameha, meno bella di Hatsumomo ma ben più capace e buona, decide di prendere Chiyo sotto la sua ala, di farla diventare sua sorella minore come apprendista geisha, ruolo che le permetterà di essere presentata a tutte le case da tè, di conoscere persone importanti e uomini influenti. Tra questi c’è Nobu, un ex soldato giapponese rimasto mutilato durante la guerra sino-giapponese: ha perso un braccio e ha il volto completamente sfigurato. Nobu, eroe di guerra, è diventato direttore generale della Iwamura Elettrica, una delle più importanti fabbriche di fili e componenti elettrici del Giappone di quel periodo. Inoltre Nobu è socio in affari e amico del Presidente, Iwamura Ken. È lui l’uomo che da bambina aveva incontrato Chiyo, soprannominata Saiyuri, con il suo nuovo nome dopo essere diventata la sorella minore di Mameha.

Saiyuri reincontra quindi quando è ormai un’adolescente il Presidente, per cui prova un sentimento di forte ammirazione e affetto, quasi idealizzati; ma le tribolazioni a cui viene sottoposta da Hatsumomo, la timidezza, il dover controllare tutto ciò che fa e dice per non rischiare di rovinarsi la reputazione, la porteranno ad allontanarsi sempre di più dal suo amore ideale.

Tra kimono ricchissimi e dai mille colori, case da tè, danze, sakè, sotterfugi, gare per comprare all’offerta più alta il mizuage di Saiyuri (il diritto a toglierle la verginità), i danna e le cerimonie di passaggio, gli oroscopi degli indovini, lo spettro della seconda guerra mondiale sempre più vicina, leggiamo la vita di Saiyuri e impariamo sempre più a conoscerla.

Il lettore si ritroverà a provare simpatie e antipatie nel corso della storia, rimanendo affascinato dall’incanto di una cultura così diversa da quella occidentale, una tradizione piena di regole ben delineate; il mondo delle geisha è un microcosmo di fasti, colori, invidie, ascesa, denaro, bellezza. Il tutto viene raccontato su uno sfondo storico da cui Saiyuri e le altre sembrano avulse, ma che poi arriverà in maniera dirompente su di loro.

Molteplici sono le controversie attorno a questo romanzo: Arthur Golden ha violato un accordo di riservatezza con l’ex geisha, Mineko Iwasaki, che ha ispirato il suo romanzo. Inoltre queste pagine ci restituiscono un’immagine di geisha come una figura a metà tra l’artista e la prostituta d’èlite: durante l’età adulta di Saiyuri infatti, dopo che a diciotto anni la ragazza è diventata ufficialmente geisha, la Madre le ricorda che i suoi servigi sono tutti a pagamento: dalla semplice chiacchierata con gli uomini, alla compagnia notturna e appartata. E i suoi servigi hanno un costo molto elevato, se si butterà in rapporti intimi senza un precedente accordo con la Madre e per un pagamento accettabile, sarà disonorata. Mineko Iwasaki, che ha fornito le informazioni sul mondo delle geisha, ha denunciato l’accaduto e fornito la sua versione dei fatti e la sua biografia alle stampe grazie alla collaborazione di Rande Gail Brown. Nonostante ciò, prendendo quindi con le pinze la realtà dei fatti narrati nel romanzo di Golden, la lettura è molto fruibile e godibile.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Longanesi/ Tea in edizione economica
Pagine: 570
Prezzo: prezzi vari sulle edizioni tascabili
Voto: 9/10

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Costruisci la tua casa intorno al mio corpo – Violet Kupersmith

Costruisci la tua casa intorno al mio corpo è il romanzo d’esordio di Violet Kupersmith, scrittrice americana di origini vietnamite, portata in Italia da NN editore.

Il romanzo si presenta come un avvilupparsi di storie e di fili che si vanno a intrecciare. Abbiamo Winnie, ragazza poco più che ventenne, di sangue misto: il padre se ne è andato dal Vietnam trent’anni prima, ha sposato negli Stati Uniti un’americana e dal loro matrimonio sono nati quattro figli. Winnie, o meglio, Ngoan, il primo è il soprannome che si è data, è l’ultima di loro, e ha sempre avuto la sensazione di non essere abbastanza perfetta per la sua famiglia. Dopo il college decide di comprare un biglietto aereo di sola andata per Saigon, dove vuole insegnare inglese in una scuola.

Comincia così quest’avventura in uno Stato che conosce ben poco, tra le strade sporche e puzzolenti, una criminalità dilagante e un rinchiudersi sempre più in sè stessa. A Saigon Winnie conosce due uomini con i quali si relaziona in maniera diversa nel corso di un anno e mezzo: il primo è un poliziotto di cui non ricorderà mai il nome, il secondo è quello per cui diventerà una Bocca. Long infatti, segretario della scuola dove insegna la ragazza, la ospiterà dopo più di un anno dal suo arrivo in Vietnam, nella sua casa di due piani e mezzo. Qui un giorno Winnie scomparirà.

Attorno alla scomparsa gira tutta la cronologia del racconto, che si sposta indietro nel tempo e nello spazio fino a quasi cent’anni prima, mostrandoci le terre dell’Altopiano, dove tra i filari di alberi di lattice, piante di pepe, si nascondono serpenti e cobra velenosi e forze misteriose. Conosciamo così gli altri personaggi della narrazione: dal terzetto di bambini coraggiosi e intrepidi, una ragazza e due fratelli, che spaventano i passanti dei cimiteri, al Divinatore, un uomo nato da un rapporto misto ai tempi della colonizzazione francese nel Paese, dotato di poteri sovrannaturali e orrorifici. Poi ci sono un medico americano impertinente che fa esperimenti con il veleno dei serpenti, un poliziotto corrotto, un uomo troppo buono che nasconde il suo passato, uno spirito in cerca di vendetta, il fantasma di una donna tanto amata e desiderata.

Tra l’umidità, il sibilare dei serpenti, le tradizioni legate all’esoterismo di una terra così poco conosciuta, Violet Kupersmith costruisce una storia in cui ci si perde, la narrazione sembra sfaldarsi per poi ritornare ad un senso solo verso la fine, quando finalmente il lettore trova il filo che collega tutto e che si è intrecciato così perfettamente all’interno del romanzo. Winnie è una donna che subisce un forte cambiamento, un cambiamento che la porterà a mutare e trasformarsi in qualcos’altro, diventando protagonista secondaria accanto alla preponderanza di un gioco più grande di lei, con legami forti e ben radicati nella terra vietnamita.

Costruisci la tua casa intorno al mio corpo diventa un romanzo per niente semplice da leggere, pieno di momenti difficili da digerire e da comprendere appieno, ma costruiti con un linguaggio ben incasellato e preciso.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: NN editore
Pagine: 422
Prezzo: 20.00€
Voto: 6,5/10

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American Psycho – Bret Easton Ellis

American Psycho di Bret Easton Ellis è un romanzo scritto all’inizio degli anni ’90 e pubblicato in Italia inizialmente da Bompiani. Attualmente si trova in libreria in edizione tascabile Einaudi Editore.

Nel 2000 è stato tratto l’omonimo film diretto da Mary Harron per Universal Pictures con protagonista Christian Bale.

Patrick Bateman è un giovane bello, ricco, che vive a Manhattan e lavora in un’importante azienda finanziaria.

La sua è la tipica vita di un benestante: lui e i suoi amici passano le giornate a girare per locali, alla ricerca del cibo migliore, di donne bellissime e della miglior cocaina.

Le loro discussioni vertono soprattutto sull’eleganza maschile di cui Patrick si dichiara esperto e nella cerchia dei ricchi annoiati di New York è una perenne lotta a chi è più importante.

Ma tra locali alla moda, completi griffati e donne mozzafiato quello che tutti ignorano è il macabro segreto che accompagna Patrick Bateman: il bellissimo rampollo, la notte, si trasforma in un pazzo serial killer freddo, metodico e spietato.

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Attraverso la figura di Patrick Bateman, Bret Easton Ellis ci racconta quella che è la vuota realtà della società americana all’inizio del secolo scorso.

Una società senza alcun valore, dove vige la legge del più forte, dove non esistono vere amicizie ma solo superficiali conoscenze. Dove persino le identità vengono mescolate, confuse e dimenticate a favore di una vita di ricchezza materiale.

Accanto a questa carenza di valori, Ellis ci porta alla scoperta della violenza, della rabbia repressa che sfocia in atti crudeli, macabri e disgustosi. Quella del protagonista è una mente apertamente malata, lui stesso è un soggetto che soffre di una qualche patologia ossessivo – compulsiva. Il tutto sfocia nel suo alter ego omicida.

Ma anche questi omicidi vanno a ingigantire il vuoto della società: in una realtà in cui l’individuo non conta c’è qualcuno che sistematicamente fa sparire nel nulla giovani donne, uomini e clochard e nessuno si accorge di nulla. Nessuno indaga su queste scomparse. Come se tutto fosse normale, come se le persone fossero facilmente dimenticabili.

Quello che questo romanzo, oltre ad una dose di disgusto altissima per le scene altamente splatter, lascia è una sensazione di tristezza al pensiero che tutt’oggi la vita è considerata quasi un optional. Quello che questo romanzo lascia è una pesantezza al cuore per la vacuità dei rapporti umani e per la consapevolezza che, lentamente ma inesorabilmente, ci stiamo perdendo.

Stilisticamente parlando ci troviamo davanti ad un tipo narrazione estremamente cruda con un linguaggio forte e a tratti volgare. Le descrizioni sono minuziose, al limite del morboso, molto disturbanti. Sicuramente non adatto a tutti. In alcuni punti la narrazione è estremamente lenta e pensate, dovuto soprattutto alla presenza massiccia di elenchi pressoché infiniti di marche più o meno famose.

Amercan Psycho di Bret Easton Ellis è un romanzo che, per quanto sia pregno dal punto di vista psicologico e porti il lettore a riflettere, a fine lettura lascia una sensazione così negativa che, personalmente, non posso dire di aver apprezzato.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Einaudi Editore
Pagine: 522
Prezzo: 15.00€
Voto: 5/10

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Ballata malinconica di una vita perfetta – Emily Itami

Ballata malinconica di una vita perfetta è un romanzo di Emily Itami, pubblicato in Italia da Mondadori. Protagonista della vicenda è Mizuki, una donna di poco più di trent’anni, con una vita apparentemente perfetta.

Ha un bellissimo marito, fa la casalinga e la mamma a tempo pieno, ha due splendidi e vivaci bambini, Eri di undici anni e Aki di tre. La sua è una vita tranquilla, non ci sono problemi finanziari o di salute, lavora come interprete dal giapponese all’inglese ormai da tempo. Ha vissuto diversi anni a New York, con uno scambio culturale al liceo prima e successivamente, quando viveva con l’amica Cassie e si manteneva cantando. Tornata in Giappone era andata a vivere da sola a Tokyo, continuava a cantare e durante un concerto aveva conosciuto Tatsu, l’uomo diventato suo marito. Con il matrimonio aveva lasciato la carriera musicale e ormai il suo è più un arrotondare che un vero e proprio lavoro: il suo cliente ora è Laurence, un inglese arrivato in Giappone per lavoro, a cui ha cercato di spiegare e insegnare tutti i migliaia di modi di fare e dire giapponesi.

Sembra tutto bellissimo nella vita di Mizuki, eppure c’è una sorta di insoddisfazione che la perseguita. Si sente fuori luogo, probabilmente a causa dell’esperienza avuta in America non ritiene importanti le cose che una brava moglie, madre e donna giapponese dovrebbe ritenere importanti. Diverse sono le gaffe che fa, con le madri degli altri bambini, con i figli stessi. Poi la attanaglia anche la delusione: ormai con Tatsu le cose non funzionano più, l’uomo vive in ufficio e quando torna a casa ha attenzioni solo per il telefono, il computer e la televisione. Anche ad Eri e Aki manca il loro padre.

Un giorno durante un incontro di lavoro con Laurence incontra un uomo di sfuggita: l’evento in sé potrebbe passare in sordina, se non fosse che Mizuki lo rincontra successivamente altre volte, l’uomo le porge un biglietto da visita che la donna si stampa in testa.

Riesce a trattenersi dall’andarlo a trovare, fino ad una sera, dopo un litigio con Tatsu, quando messi a letto i bambini decide di uscire di casa da sola e arriva al locale dell’uomo. Kiyoshi è un uomo di successo, ha vissuto in Francia a Parigi, ha aperto diversi locali a Tokyo e ora è un facoltoso imprenditore che sogna di sbarcare in America. Il loro rapporto inizia in punta di piedi, tra risate spontanee, racconti di ricordi passati, sentimenti che pian piano crescono.

Ballata malinconica di una vita perfetta esprime appieno il contenuto del libro: Mizuki ha una vita perfetta, o comunque una vita che vista da un’altra prospettiva non ha chissà quali problemi. Ama ancora suo marito Tatsu, adora i suoi bambini, è felice della sua vita in un certo senso. La ventata d’aria fresca che porta Kiyoshi la sballa e la fa vivere quasi in un universo parallelo, da cui però prima o poi bisogna uscire. Diventa necessario scegliere e costruire la propria vita nel modo migliore possibile.

Emily Itami ha scritto un romanzo che si legge velocemente, che risulta molto reale, non c’è nulla di superfluo nella narrazione. Mizuki è una donna imperfetta, piena di difetti, che deve capire cosa vuole dalla sua vita, quando anche il cuore è diviso al suo interno e la paura è ben presente.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Mondadori
Pagine: 
Prezzo: 18.00€
Voto: 7/10

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La trama di Elena – Francesca Sensini

La trama di Elena di Francesca Sensini è un libro pubblicato da Ponte alle Grazie, in libreria dal 14 febbraio scorso.

Qualcuno potrebbe pensare sia l’ennesimo libro che rivanga miti e leggende del passato. Ma questo ha una particolarità: l’intento di dare voce ad una delle figure più maltrattate dell’antica Grecia, Elena.

Elena, nata da un uovo di cigno, figlia di Zeus, la più bella tra i mortali. Tante sono le storie che si rincorrono su di lei, una sola la certezza: per la sua bellezza è stata scatenata la più grande guerra che il mondo abbia visto. Una guerra durata anni, un popolo massacrato, un’intera città distrutta per sempre.

Ma questo è quello che gli uomini hanno sempre raccontato. Adesso è giunto il tempo che lei, la divina Elena, si racconti da sola.

E usando le parole con la stessa maestria con cui usava il telaio racconta di lei, della sua fanciullezza a Sparta, di una madre che ormai era pressoché assente, di un padre che non l’ha mai accettata, di una sorella gelosa, di due fratelli che invece l’amavano alla follia.

Ma infondo è in questo che si racchiude la vita di Elena: donne gelose della sua bellezza; uomini che davanti ad essa cadono e perdono quasi il lume della ragione.

Elena non è stata solo la regina di Sparta o colei che ha dato il via alla guerra di Troia. Elena è stata anche la giovane amante di un vecchio Teseo; è stata musa e ispiratrice di uomini che hanno solo poggiato lo sguardo sul suo viso; colei che nei sogni e nell’oltretomba si unisce persino al potente e selvatico Achille.

Ma la sua vita altro non è stata che una sorta di messa in scena voluta dagli dei: figlia della lussuria di Zeus, utilizzata poi, ancor prima di nascere, per vincere una gara di bellezza; vittima dei giochi divini pur essendo lei stessa una divina.

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Francesca Sensini, con questo libro, cerca di dare voce ad una Elena che negli anni è sempre stata raccontata dagli uomini, cercando di far uscire finalmente quella che è la sua verità.

Come un eco che proviene dal passato, la voce di Elena in prima persona racconta la sua storia: la fanciullezza alla corte di re Tindaro a Sparta, il suo primo rapimento per mano di Teseo che la porta in Attica, il ritorno a Sparta e il matrimonio con Menelao, il patto stretto tra i re greci, l’arrivo di Paride e la guerra di Troia. Tutti fatti ormai noti. Ma come ha vissuto tutto questo la vera protagonista?

Come si è sentita Elena, burattina nelle mani dei divini, usata per sfoltire la popolazione umana attraverso una guerra? E quali sono stati i suoi sentimenti in proposito?

Questo e molto altro è racchiuso in questo libro: usando la prima persona, in un lungo flusso di coscienza, Sensini cerca di raccontare la storia da un altro punto di vista. E se qualcuno si aspetta che da questo libro Elena ne esca in qualche modo ripulita o meno colpevole di quello che sembra, ne rimarrà profondamente deluso.

Perché il ritratto che ne esce fuori è quello di una donna bellissima, consapevole di esserlo, consapevole di essere in qualche modo in balia dei giochi divini, ma a cui non importa. Se per volontà altrui, per amore o per lussuria, lei non rinnega nulla: Elena non è vittima, ma perfetta artefice del proprio destino.

Sono quella che ha scelto l’amore, quella che gli dèi hanno scelto come loro emissaria, al di là del bene e del male

Non prova empatia per le altre donne che al suo cospetto si sentono inferiori e minacciate anzi, le spinge a domandarsi se il problema non sia il loro, se gli uomini persi dietro alla sua figura non siano altro che uomini le cui donne non soddisfino a pieno. Non si scusa nemmeno per la guerra che in suo nome è stata scatenata: l’amore passeggero per Paride la porta a Troia, la nostalgia per Menelao la riporta a Sparta dopo anni di orrori.

La storia di Elena è una storia accaduta più di tremila anni fa ma profondamente attuale, così come la condizione della donna. La voce di Elena è la voce di tutte le donne attraverso la quale Francesca Sensini ha deciso di raccontare tutto quello che le donne non hanno potuto.

La narrazione è molto intensa accompagnata da un registro lessicale molto ricercato ma non per questo poco chiaro. Un perfetto accostamento tra immagini e sentimenti, con un Io narrante che conduce il lettore dove vuole come un melodioso canto di sirene.

La trama di Elena di Francesca Sensini non vuole essere un semplice riscatto e nemmeno un grande tribunale in cui trovare il vero colpevole: è un vero e proprio inno alla figura della donna, in un tempo in cui le donne non si accontentano più di essere raccontate dagli uomini.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 190
Prezzo: 15.00€
Voto: 7.5/10

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Gli amanti della notte – Mieko Kawakami

Gli amanti della notte è l’ultimo romanzo di Mieko Kawakami arrivato in Italia per E/O e ha una protagonista indiscussa: Fuyuko Irie.

Fuyuko ha più di trent’anni, vive in un appartamento a Tokyo da sola, non ha un fidanzato, non ha amici, ha solo il suo lavoro da editor. Ogni anno, la notte tra il 23 e il 24 dicembre esce fuori casa per una passeggiata notturna, per festeggiare il suo compleanno. Dopo aver lavorato per tanti anni per una casa editrice, sotto pressione di Hijire, un’agente letterario, che aveva percepito il disagio della donna negli uffici della casa editrice, decide di licenziarsi e di dedicarsi all’attività di redazione come free lancer.

Così anche quei pochi contatti con altre persone si sono ridotti ulteriormente. Casa, lavoro a casa e quasi nessuna uscita scandiscono la routine di Fuyuko, almeno fino a quando decide di recarsi in un centro culturale. Qui l’intenzione della donna è di iscriversi ad un corso, per allargare i suoi orizzonti, ma tutte le volte rimane immobile sulla sedia e non riesce a compilare il modulo e iscriversi, complice anche la sonnolenza dovuta all’alcol che beve quotidianamente e in grandi quantità, ormai da tempo.

Durante una domenica vomita davanti ad un uomo, Mitsutsuka, destinato a diventare un punto molto importante della sua vita. Infatti tra un prestito in denaro, un incontro in un caffè, il regalo di un libro dedicato alla luce, un disco di Chopin, Fuyuko si innamora di Mitsutsuka. Allo stesso tempo sembra approfondirsi anche il suo rapporto con Hijire, che arriva ad un certo punto a regalarle dei suoi vestiti inutilizzati.

Fuyuko con il passare di una calda estate e di un piovoso autunno, sembra quasi sbocciare e subire un risveglio. Infatti la sua vita è sempre stata costellata di silenzi, decisioni mai prese, in balia del destino e del soffio del vento. Mai una parola di troppo era uscita dalla sua bocca, il suo essere quasi impersonale innervosiva gli altri. Il lettore stesso leggendo questo romanzo prova fastidio nei suoi confronti: nessuna decisione, silenzio continuo, chiusura estrema nei confronti degli altri e anche quasi di se stessa, un uso smodato dell’alcol per l’incapacità di sapersi relazionare con gli altri.

Solo alla fine, negli ultimissimi capitoli, con il gesto di un cambio di armadio e di stile totali, sembra che la vita di Fuyuko riesca finalmente a svoltare e il cambiamento è lento, non repentino. Pare che finalmente qualcosa scocchi nella vita della nostra protagonista, dando finalmente un senso alla lettura e sicuramente migliorandola.

Interessanti sono i discorsi legati all’editoria e al mondo dei libri, della fisica e della luce: leggendo si ha modo per certi versi di imparare anche qualcosa. Così come alcuni momenti di sfogo, quasi, di Hijire e di un’ex compagna di classe del liceo di Fuyuko, offrono spunti di riflessione sulla condizione delle donne, sul lavoro, sui figli, sulla famiglia.

In conclusione Gli amanti della notte per quanto rimanga un romanzo che ritengo molto meno bello dei precedenti due, si salva in corner, grazie al finale: arrivate dunque all’ultima pagina.

Ho recensito Seni e uova qui e Heaven qui

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: E/O
Pagine: 275
Prezzo: 19,50€
Voto: 7/10

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Giorni di zucchero, fragole e neve – Sarah Addison Allen

Giorni di zucchero, fragole e neve di Sarah Addison Allen è un romanzo che racconta una storia di donne. Abbiamo Josie Cirrini, di ventisette anni, la figlia di uno dei più grandi benefattori della storia di Bald Slope, la cittadina in cui vive. Infatti Marco Cirrini quando era in vita aveva portato nella cittadina del North Carolina fiotti di turisti e sciatori per le montagne locali, costruendosi una fortuna e una grande villa. Aveva sposato Margaret, la più grande di una frotta di figli, venduta sostanzialmente dai genitori come sposa per il ricco imprenditore. Josie era nata quando ormai Margaret aveva superato i quarant’anni ed era stata per lo più considerata un oggetto da mettere in mostra, per entrambi i genitori, oltre che una bambina terribile e dispettosa. Una volta morto Marco, Margaret aveva preso a considerare Josie alla stregua di una balia da compagnia. Josie infatti a ventisette anni non è mai andata alla scuola pubblica, non ha mai avuto amici, un fidanzato o un lavoro. Si occupa a tempo pieno della madre ormai anziana, ha una scorta segreta di dolciumi e riviste di viaggio nel suo guardaroba, possiede un unico maglione vecchio e rosso con cui si sente fortunata e ama in segreto il postino, Adam.

Tutto per lei cambia quando una mattina sente un rumore nel guardaroba e si trova davanti Della Lee, più di trent’anni, capelli bagnati e un aspetto da scappata di casa. Della infatti è scappata da una relazione violenta e si è rifugiata nel guardaroba di Josie, in attesa di fuggire al Nord, in una data non ben identificata. Nell’attesa vuole aiutare Josie ad uscire dal suo guscio e a vivere la sua vita. Per questa ragione Della Lee spinge Josie ad andare a comprarle un panino specifico nella paninoteca vicino al tribunale. Qui lavora Chloe Finley, poco più giovane di Josie, ha da sempre avuto un potere legato ai libri: questi infatti sembrano attratti da lei e compaiono quando sembra averne più bisogno. Al momento alcuni manuali di autoaiuto la stanno perseguitando, comparendo nei momenti meno opportuni, per spingerla a ragionare e perdonare Jake, il fidanzato avvocato che proprio in quei giorni le ha raccontato di averla tradita una volta, mesi prima, senza però dirle con chi l’ha tradita. Tra Chloe e Josie nasce un rapporto che diventa sempre più un’amicizia: tra bugie, uscite di nascosto, ex fidanzati pericolosi, la neve che inizia a imbiancare la cittadina e un pizzico di magia, il lettore non può non affezionarsi sempre di più alle due protagoniste del romanzo.

Sarah Addison Allen in Giorni di zucchero, fragole e neve ha raccontato una storia che affronta diverse tematiche: dalla scomparsa, alla famiglia, ai difficili rapporti con i genitori, dalla sorellanza alla violenza maschile, condendo il tutto con un velo di incanto che attraversa le pagine del romanzo.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Sonzogno
Pagine: 283
Prezzo: 9,90€
Voto: 8/10