Quando il caffè è pronto – Toshikazu Kawaguchi

Quando il caffè è pronto è l’ultimo romanzo di Toshikazu Kawaguchi, uscito in Italia per Garzanti a gennaio 2024. Torniamo alla magica caffetteria Funiculì Funicolà, dove è possibile viaggiare nel tempo e dove ci siamo commossi nei romanzi precedenti.

Nella caffetteria lavorano Nagare e Kazu, con la piccola Miki, che nel presente di questa narrazione ha due anni. Nagare ha perso la moglie Kei dopo la nascita della figlia, Kazu vive la sua vita servendo i clienti, in un presente cristallizzato a prima dell’incontro con il fidanzato.

Le regole per viaggiare nel tempo sono sempre le stesse: si può viaggiare nel passato o futuro, ma si deve rimanere seduti sulla sedia preposta, si possono incontrare solo le persone che sono state o che saranno in quel determinato momento nella caffetteria, il viaggio dura la durata del caffè prima che si raffreddi. Non si può cambiare il futuro e le cose accadranno comunque nello stesso modo. Ciò che cambierà sarà la percezione che chi viaggia avrà di ciò che è accaduto, l’esperienza personale e i sentimenti che verranno comunicati.

Così leggiamo del bambino che vuole tornare indietro di qualche mese per non piangere quando durante la cena di natale alla caffetteria i genitori gli diranno che stanno per divorziare; della donna che ha partorito da poco una bambina a cui non ha ancora dato un nome, che vuole tornare indietro al momento in cui era seduta alla caffetteria con il marito, per fargli decidere il nome da dare alla loro piccola.

Poi abbiamo il doppio viaggio, scandito da due punti di vista che si intrecciano di un padre e una figlia che hanno litigato quando lei ha deciso di sposarsi e da allora non si sono più parlati. Il padre aveva visto giusto sul marito che la figlia si era scelta, poiché pochi anni dopo il matrimonio e la nascita del figlio, l’aveva abbandonata, lasciandola a doversi occupare da sola del bambino e districandosi tra un doppio lavoro. Nell’arco degli anni la situazione della ragazza è andata peggiorando, assieme al senso di colpa di non aver mai parlato con il padre della sua vita, vergognandosi di aver sbagliato e di non aver mai avuto il coraggio di chiedergli perdono. Così il padre, inconsapevole che la moglie invece sentiva telefonicamente la figlia, vorrebbe fare in modo di tornare nel passato per scusarsi con lei e accettare il suo matrimonio. I due viaggi andranno a intrecciarsi in un episodio che farà scendere qualche lacrima.

Infine protagonista è un’amicizia, andata rovinandosi per invidia: Tsumugi aveva fatto amicizia alle scuole medie con Ayame, un’amicizia profonda inoltratasi negli anni. Ayame era bellissima, attirava le attenzioni di tanti ragazzi, tra cui quelle del ragazzo che piaceva a Tsumugi. Dopo la scoperta che quest’ultimo si era dichiarato ad Ayame alla fine del liceo, Tsumugi aveva iniziato ad allontanarsi da lei, rosa dall’invidia e dalla rabbia di non sentirsi abbastanza e di vedere l’amica incontrare i gusti del ragazzo che le piaceva. Le due amiche si erano poi perse di vista e circa dieci anni dopo Tsumugi scopre il destino di Ayame e decide di incontrarla un’ultima volta nel passato, sperando di potersi spiegare, vergognandosi nel suo presente di donna adulta, delle scelte fatte da ragazzina.

Gli episodi di Toshikazu Kawaguchi vanno a toccare sempre le stesse tematiche: morte, volontà di risparmiarsi rimorsi o rimpianti, scomparsa, presa di coscienza. Quando il caffè è pronto non aggiunge assolutamente nulla di nuovo a ciò che è già stato letto, ma riesce comunque a colpire la sensibilità del lettore, che si ritroverà comunque a piangere leggendo queste pagine.

Avevamo bisogno di un quinto capitolo per questa storia? Probabilmente no. I personaggi che fanno da contorno alla caffetteria, Kazu e Nagare, non vengono in alcun modo arricchiti, né hanno sviluppo, sono nuovamente semplice pedine e aiutanti, assieme ad altri personaggi che tornano dei libri precedenti, dei protagonisti che decidono di viaggiare nel tempo in questi quattro episodi. Il lettore continua la lettura semplicemente per una questione di completezza e perché in fondo lo stile della narrazione è bello e gli eventi narrati riescono a toccare corde sensibili dell’animo umano.

Spero comunque che la serie non continui ulteriormente.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Garzanti
Pagine: 187
Prezzo: 16€
Voto: 8/10

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