Come avete avuto ampiamente modo di vedere nei vari articoli e nelle varie foto post Salone del Libro, la sottoscritta ha riportato a Bari diversi libri. Questo di cui vi andrò a parlare oggi fa parte di quel bottino.
Clessidra di Dani Shapiro è un memoir che indaga sugli effetti che il tempo produce sul matrimonio. Si tratta di una sorta di bilancio che l’autrice tenta di stimare dopo diciotto anni di matrimonio, ricordando la luna di miele e quasi volendo cercare di avvertire la se stessa del passato.
Non eravamo tanto giovani quando ci siamo sposati. Io avevo trentacinque anni, M. quarantuno. Mentre leggo i miei appunti, sento il tempo piegarsi su stesso. E’ come se potessi allungare una mano e toccare sulla spalla quella donna felice, in luna di miele, non propriamente giovane, distrarla dai morbidi asciugamani e dai caffè e dalla cacca dei piccioni, e dirigerla verso un’altra visione, una visione futura. Mentre entra in un negozio di Place Vendome vorrei dirle che la vita è lunga. Che questo è solo l’inizio. E che forse è vero, quantomeno in termini poetici, che gli inizi sono semi che contengono in sé tutto quello che verrà.
Si riscontra un tipo di maturazione durante tutto il libro, quella maturazione che viene non solo con la crescita anagrafica individuale ma soprattutto in quella maturazione come coppia che, nel tempo, si modifica e si plasma a seconda della vita coniugale.
I passi falsi e le cadute; gli errori di valutazione; i pericoli scampati; gli «avrei potuto». Sono arrivata a nutrire la convinzione che non sono tanto gli errori che commettiamo ad influenzare la nostra vita, quanto il momento in cui li commettiamo. Ora c’è meno elasticità. Meno tempo per reagire. E quindi do ascolto a quel sussurro urgente e mi muovo con sempre maggiore circospezione. Tengo la mia vita con M. tra le mani con la stessa delicatezza che riservo alla maiolica che abbiamo riportato dalla luna di miele tanto tempo fa. Siamo delicati. Siamo belli. Non siamo nuovi. Dobbiamo essere maneggiati con cura.
In un flusso continuo (il libro, infatti, non è suddiviso in capitoli) ripercorriamo e viviamo, insieme all’autrice, momenti cardini del suo matrimonio: le delusioni, le difficoltà, le paure ma anche le gioie e le soddisfazioni.
Troviamo una donna che si mette a nudo, che non ha paura delle sue debolezze anche a distanza di anni. Che tiene talmente tanto al suo matrimonio da domandarsi se, per caso, lei non sia stata un ostacolo per la vita del marito. Si racconta, si psicoanalizza, si consiglia e, in un certo senso, si “assolve”.
Qualche volta penso di aver dato un’organizzazione alla mia folla interiore. Per un breve istante mozzafiato, mi sento assolutamente completa. Capisco di essere fatta di molte me stessa che compongono un unico coro. Ascoltare la musica suonata da questo coro, riconoscerla in quanto musica, come qualcosa di nobile, di vario, di sublime, come una trama – ecco, questo è il lavoro di una vita.
Con una scrittura semplice e coinvolgente la Shapiro ci regala un libro che si legge tutto d’un fiato e che può insegnare molto alle giovani coppie che si apprestano ad affrontare la vita matrimoniale. La mancanza della suddivisione in capitoli viene surclassata da una narrazione fluida e avvincente.
Questo è uno di quei libri che ti capitano tra le mani per caso ma che amerai così tanto da non volertene più separare e che consiglierai a tutti.
SCHEDA DEL LIBRO
Editore: Edizioni Clichy
Pagine: 152
Prezzo: 15.00€