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Sorcery of Thorns – Margaret Rogerson

Sorcery of thorns di Margaret Rogerson è un fantasy pubblicato in Italia, per la prima volta, a gennaio 2021 da Oscar Mondadori.

A giugno di quest’anno è arrivata, nelle librerie, l’edizione economica in paperback.

Elisabeth è un’orfana che è stata cresciuta nella Grande Biblioteca di Summershall. Qui, come nelle altre librerie, sono custoditi dei grimori magici tra cui alcuni molto pericolosi.

Il sogno di Elisabeth è diventare uno dei guardiani, ovvero coloro che proteggono il mondo dalla magia. I guardiani credono che la magia sia malvagia e quindi che vada temuta e tenuta a bada.

Un giorno però qualcosa cambia: Summershall è vittima di un attacco. Uno dei grimori più potenti si è trasformato in un Malefict, un pericoloso mostro che può radere al suolo l’intero paese. L’unica che è in grado di affrontarlo è proprio Elisabeth. E sarà anche capace di sconfiggerlo.

Questo evento porterà un forte cambiamento nella vita di Elisabeth: costretta a lasciare la Grande Biblioteca viene scortata a Bassbridge dove dovrà incontrare il Collegium e il Cancelliere. Ma qualcosa è cambiato.

Sembra che la giovane sia d’ostacolo a qualcosa di ben più oscuro che è in agguato. La sua unica speranza per salvarsi e salvare il mondo intero è quello di affidarsi proprio alla magia e a Nathaniel Thorn, un potente mago.

E, grazie a questa alleanza, non le resta che andare incontro al suo destino e scoprire ciò che è in serbo per lei.

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Margaret Robinson prende i classici pilastri del fantasy (magia, demoni e forze sovrannaturali) e li manipola per creare un mondo nuovo e abbastanza originale.

Il mondo magico è fatto essenzialmente di demoni e libri: demoni che in alcuni casi tradiscono un pizzico di umanità e che non sono quelle orrende e brutte creature a cui siamo abituati. Ma soprattutto ci sono i libri: piccoli esseri senzienti, che percepiscono la profondità dell’animo umano, che sussurrano cose, che ti prendono in giro e decidono se sei degno di loro o meno.

I personaggi sono perfettamente caratterizzati. Elisabeth è una giovane intraprendente, curiosa, che spesso si mette nei pasticci, dotata di un’intelligenza fuori dal comune e che nasconde in sé un grosso potere; in perfetta contrapposizione troviamo Nathaniel, un ragazzo rude, che dalla vita ha già ricevuto il peggio e pensa che non possa meritarsi nulla di buono a causa del suo passato.

Ottima la caratterizzazione anche dei personaggi secondari. Come anche le descrizioni perfette, le atmosfere ben delineate e costruite.

Il tutto con uno stile semplice e lineare, un linguaggio pulito ed essenziale senza inutili fronzoli o forzature.

Naturalmente non poteva mancare la componente romance: presente, percepibile ma non opprimente. Quel giusto tocco per far sognare le più inguaribili romantiche che non fa mai male.

Un altro punto a suo favore è il fatto di essere un libro autoconclusivo: il lettore si godrà appieno la lettura senza dover aspettare con ansia un seguito. Anche se… un’altra storia con Elisabeth e Nathaniel forse il lettore se la merita!

Sorcery of thorns di Margaret Robinson è un ottimo fantasy che farà appassionare il lettore e che conferma le capacità narrative della scrittrice.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 440
Prezzo: 22.00€
Voto: 8.5/10

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Il corpo ricorda – Lacy M. Johnson

Il corpo ricorda di Lacy M. Johnson è un memoir pubblicato il 13 settembre da NN Editore.

Si tratta, infatti, di una dolorosa esperienza autobiografica: è la notte del 5 luglio 2000 quando Lacy riesce a sfuggire dal seminterrato in cui era stata sequestrata e stuprata dal suo ex compagno.

Da quel momento la sua vita non è stata più la stessa: pur con la volontà di lasciarsi tutto alle spalle la stessa Lacy diventa emblema di quello che le è successo e anche le sue scelte future e i suoi futuri rapporti risentiranno di questa terribile esperienza.

Ed è qui che decide di portarci l’autrice: in continuo sbalzo tra il passato e il presente ci viene raccontata la storia con il suo ex compagno (suo professore al college), una storia fatta di violenza e dipendenza, fino all’epilogo che, in realtà, sembra epicentro di tutto.

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La storia, intrecciata ai verbali della polizia e ai pareri di numerosi psicologi, diventa così non solo testimonianza, ma una vera e propria analisi di come una violenza venga vista a seconda del ruolo che si ha al suo interno.

Si tratta di un romanzo dallo stile apparentemente freddo e asettico, di una lucidità quasi sconvolgente.

La Johnson evita accuratamente di usare qualsiasi nome proprio quasi a voler mantenere una giusta distanza che le permetta di narrare in maniera oggettiva la storia.

Ma, nonostante la freddezza usata, emerge tutto il dolore, la paura e le difficoltà di quei momenti e dei successivi. Persino la convinzione di essere quasi responsabile di tutto quello che le è successo.

È una storia straziante che riempie il lettore di angoscia. Una sorta di giro sulle montagne russe dell’emozione, con lo stomaco sempre in gola e l’ansia sempre nel petto.

Eppure Il corpo ricorda di Lacy M. Johnson è anche una testimonianza di come, anche dopo le esperienze più tragiche, si può decidere di andare avanti e continuare la propria vita.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: NN Editore
Pagine: 208
Prezzo: 18.00€
Voto: 10/10

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I nomi epiceni – Amélie Nothomb

I nomi epiceni è un romanzo breve dell’autrice francese Amélie Nothomb. Il romanzo è a tre voci. Abbiamo Claude, uomo affascinante, che apre la scena: dopo una notte d’amore con la sua amata Reine, questa gli dice che sta per sposarsi con un uomo più ricco e che la loro relazione è finita.

Claude poco tempo dopo incontra Dominique, giovane dipendente di un’azienda a Brest. I due, che portano nomi epiceni, adatti ad entrambi i sessi, iniziano una relazione: lui la conquista corteggiandola e regalandole una boccetta di profumo Chanel n. 5. Il matrimonio, il trasferimento a Parigi, si susseguono velocemente, ma l’idillio per Dominique finisce presto: Claude lavora sempre per costruire il suo successo e vuole un figlio da lei, procurandole uno stress e una violenza psicologica che sembrano venir meno quando la gravidanza arriva.

Ma la nascita di una bambina, non porta la gioia nella vita coniugale: Dominique si innamora della piccola Epicène, mentre Claude se ne discosta sempre, quasi fosse offeso dalla bimba, che ignora ed evita il più possibile. Epicène stessa presto si rende conto di non provare alcun tipo di amore per il padre, che vede solo come mezzo di sostentamento per lei e la madre. Ma Claude persegue la ricchezza e il successo: chic è la parola d’ordine. E Dominique asseconda il marito in tutto.

Così la famigliola infelice si trasferisce sulla rive gauche, Epicène perde la sua migliore amica a causa del padre e si chiude in una parentesi di apatia scandita solo dal passare del tempo e dai buoni voti a scuola.

Quando Epicène va alla scuola media, Claude torna a coccolare e vezzeggiare la moglie: la riempie di attenzioni e regali e le annuncia che vuole entrare nelle grazie di un uomo ricco della zona, le cui due figlie frequentano la stessa scuola della loro intelligente figlia. L’incontro con la loro madre al ricevimento genitori della scuola potrebbe essere l’occasione per avvicinare le due famiglie. La donna in questione è bellissima, fascinosa, ha un nome da regina: Reine.

Amélie Nothomb si riconferma una maestra dei drammi familiari, delle storie di vendetta, dei romanzi anticonformisti. Delinea senza giri di parola i caratteri dei suoi protagonisti che presentano molteplici sfaccettature: dalla passione e tenerezza, alla crudeltà, dal dolore all’apatia. Qui leggiamo la stessa vita, lo stesso tempo, vissuto con tantissime differenze da tutti e tre i personaggi. I nomi epiceni diventa un romanzo difficile, con una vendetta che attraversa gli anni e i confini, regalando al lettore ore di fiato sospeso fino all’ultima pagina, quando il cerchio si chiude.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Voland
Pagine: 109
Prezzo: 15€
Voto: 7,5/10

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La perfezione non è di questo mondo – Daniela Mattalia

La perfezione non è di questo mondo è un romanzo polifonico con quattro protagonisti e altrettante voci narranti ambientato a Torino. Abbiamo Adriano, ottantaduenne che ha perso la moglie di colpo un paio di mesi prima, che dopo aver visto il fantasma della sua Giulietta tra i corridoi delle Molinette non riesce a non ritornare più volte nell’ospedale per vederla. Anche se dovrà spesso prendere il taxi e incontrare un autista chiacchierone.

Olga ha superato la settantina, vive con il suo gatto in un appartamentino a Moncalieri, non si è mai sposata anche se ricorda con nostalgia e rimpianto il suo ex amante, Bruno, che non aveva mai avuto il coraggio di lasciare sua moglie. Una passeggiata al mercato, tra le bancarelle di bigiotteria e paccottiglia, assieme alla sua amica Delia, si conclude con una caduta dal marciapiede e con la rottura della tibia. Così Olga viene portata proprio alle Molinette, dove incontra qualcuno di speciale.

Gemma invece ha ventinove anni, lavora in libreria, ha alle spalle la grandissima delusione del padre che ha mollato lei e la madre quando era un’adolescente. A quasi trent’anni conosce Fausto e Archibald: il primo è suo coetaneo, disegna da quando era bambino, si destreggia tra articoli per riviste e grafiche pubblicitarie, aspettando di sbarcare il lunario e convive con la fidanzata perfetta, Susanna. Archibald è un cane bracco di quasi un anno, che ama correre per il parco del Valentino, saltare sul divano e leccare i piedi del suo padrone.

Gemma passa il sabato mattina a fare volontariato per il Filo d’argento, una linea telefonica per anziani che si propone di offrire un supporto per chi è in difficoltà con faccende burocratiche, ma che diventa occasione di dialogo per tanti vecchietti. Così Gemma conosce Olga, Fausto incontra Adriano al parco, Adriano conosce Gemma e nel mentre indaga su cosa cerchi Giulietta per i corridoi delle Molinette.

Daniela Mattalia ha scritto un romanzo che diventa commedia dei sentimenti, del dolore, della perdita e dell’amore. Una storia in cui alti e bassi si alternano per tutta la narrazione, in una Torino dove i percorsi si incrociano e dove il destino mette il suo zampino. Un libro che può regalare qualche ora di lettura piacevole e serena al lettore in cerca di qualcosa di poco impegnativo.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Feltrinelli
Pagine: 168
Prezzo: 8,50€
Voto: 7,5/10

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La sorella minore II – Catherine Hubback

La sorella minore II di Catherine Hubback è stato pubblicato il 6 settembre dalla Vintage Editore.

Si tratta del secondo volume che compone la trilogia con cui la Hubback ha proseguito il lavoro della zia, Jane Austen, su la famiglia Watson. Qui potrete trovare la recensione del primo volume.

Emma Watson e le sue sorelle sono ormai abitudinarie al castello degli Osborne soprattutto grazie all’amicizia che la giovane ha stretto con Miss Osborne. Purtroppo non mancano i pettegolezzi e le incomprensioni: Emma è una bella ragazza e facilmente gli uomini si innamorano di lei.

Le principali incomprensioni Emma le ha con Mr, Howard: i due giovani provano qualcosa l’uno per l’altra ma le persone che li circondano e le circostanze tendono ad allontanare i due.

Ma se Emma pensa che questo sia il suo problema principale si sbaglia di grosso. Purtroppo, improvvisamente, Mr. Watson muore. Questo, per la giovane e le sue sorelle, è un duro colpo. Non solo a livello affettivo ma anche perché comporterà una grossa rivoluzione nelle loro vite.

Infatti saranno costrette a trasferirsi a casa del fratello maggiore, un uomo freddo, privo di sentimenti, che pensa solo agli affari e al lavoro. Per lui le sorelle sono solo un enorme peso che deve essere alleggerito al più presto provvedendo a far si che possano sposarsi con ottimi partiti ed essere così indipendenti.

Chi si avrà la peggio in questo trasferimento sarà proprio Emma: un fratello disinteressato, una cognata gelosa e manipolatrice, gente sconosciuta. Riuscirà la ragazza a far valere la propria persona e a guadagnare un minimo d’indipendenza senza doversi arrendere al matrimonio e senza suscitare scandalo?

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Catherine Hubback prosegue la sua opera e ci regala un secondo volume che è di gran lunga migliore del primo.

Se nel primo è inevitabile sentire il peso dell’origine austeniana del romanzo, nel secondo la Hubback acquista “coraggio” e si lascia andare ad una storia che è, finalmente, frutto della sua penna e pronto a camminare con le proprie gambe.

Ritrovare le sorelle Watson, conoscerne la quarta, approfondire la conoscenza con i due fratelli che nel primo volume sono poco più che comparse: tutto questo aiuta a dare un’identità propria a questo romanzo.

Come detto prima, la Hubback acquista sicurezza: il suo stile si fa più incisivo rimanendo sempre scorrevole e piacevole alla lettura. I giochi psicologici si fanno più sottili, lo spirito dei singoli personaggi (e soprattutto della protagonista) viene sottolineato e i loro pensieri si manifestano al lettore che ne diventa spettatore attivo.

Se il primo volume mi aveva piacevolmente colpita, pur con riserve, questo secondo romanzo mi ha letteralmente conquistata e non vedo l’ora che il terzo romanzo veda la luce.

La sorella minore II di Catherine Hubback è un degno seguito e un perfetto ponte per una storia che sicuramente farà affezionare una marea di lettori e lettrici.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Vintage Editore
Pagine: 243
Prezzo: 15.00€
Voto: 9/10

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L’angelo custode – Leo Giorda

L’angelo custode di Leo Giorda è un romanzo pubblicato il 6 settembre da Ponte alle Grazie.

Si tratta del romanzo d’esordio di questo autore romano, probabilmente il primo di una serie.

Ci troviamo a Roma, per la precisione nel quartiere di San Lorenzo. Qui la quiete estiva viene interrotta da un macabro ritrovamento: il corpo di un ragazzino di undici anni, decapitato, vicino ai bidoni dei rifiuti.

La polizia si mette subito all’opera: il vice questore Giacomo Chiesa, uomo serio e rigido, ha per le mani l’indiziato perfetto ed è sicuro di chiudere questo caso nel minor tempo possibile.

Ma la persona incolpata di questo terribile omicidio decide di rivolgersi a qualcun’altro per dimostrare la sua innocenza: Adriano Scala, per gli amici Woodstock, è un maestro di scuola elementare. Ma ha un grande dono: dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti riesce a sviluppare un istinto che gli è valso il soprannome di “Sherlock Holmes tossico”.

Woodstock inizia così le sue indagini particolari, parallele a quelle della polizia. Sarà subito chiaro che il caso è tutto fuorché facile. Soprattutto quando i sospetti porteranno nelle “alte sfere”.

Ad un certo punto sarà pressocché inevitabile per Woodstock dover parlare e persino collaborare con lo stesso Chiesa.

Riusciranno due persone così diverse a trovare un punto di incontro e assicurare il vero colpevole alla giustizia?

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Leo Giorda ci porta in una Roma poco frequentata, lontana dalle vie più trafficate, in un luogo dove gli abitanti del quartiere si aiutano e si sostengono a vicenda.

Due protagonisti che più diversi non potevano essere: Woodstock è un eterno ragazzo, pochi punti fermi, desideroso di aiutare chi sta messo peggio di lui. Curioso per natura, poca voglia di avere contatti con le guardie ma con tanta voglia di far venire fuori sempre la verità; Chiesa è un uomo deciso, serio, quelli che vengono definiti tutti d’un pezzo. È vice questore nell’animo e ogni cosa deve andare secondo la legge.

C’era da immaginarsi che l’unione di queste due personalità potesse dar vita a scene degne di Peppone e don Camillo: il lettore si trova a vivere l’unione tra due opposti che, in qualche modo, hanno qualcosa in comune. E quel qualcosa condurrà ad un sodalizio improbabile, divertente e molto profondo.

Il romanzo presenta una solida struttura narrativa, uno stile privo di ingenuità linguistiche, con un intreccio di tutto rispetto. Il ritmo è incalzante e il lettore si trova a divorare le pagine.

Unica pecca che, a mio parere, ho riscontrato è sul finale: ho avuto l’impressione che Giorda abbia avuto “fretta” nel concludere e che quindi la risoluzione del caso sia stata troppo repentina e abbastanza semplice.

A parte questa piccola pecca posso senza alcun dubbio dire che L’angelo custode di Leo Giorda è un ottimo esordio, consigliatissimo, di cui sicuramente leggerò (se ci saranno) i seguiti.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 262
Prezzo: 16.00€
Voto: 7.5/10

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Madame de Treymes – Edith Wharton

Madame de Treymes è il personaggio femminile che tiene le redini della vicenda di questo romanzo breve di Edith Wharton. Durham è un americano che sta soggiornando a Parigi, in mezzo alla nobiltà e alla buona società francese e di americani trapiantati in Francia. Durham si è innamorato di una donna, Fanny, nata Brisbee, sposata anni prima con Monsieur de Malrive.

L’uomo si è presto dimostrato inadatto alla vita matrimoniale e a quella di padre, tanto che la separazione da Fanny è stata piuttosto semplice, permettendo così alla donna una vita tranquilla a Parigi accanto al figlio di otto anni. Fanny ama Durham, ma è consapevole di non poter chiedere il divorzio, sa che la società di cui fa parte non lo accetterebbe, vista la religione cattolica dei Malrive.

Durham allora cerca di convincere una delle parenti più prossime dei Malrive, Madame de Treymes, della veridicità dei suoi sentimenti e della bontà che li muove, per avere una buona parola sincera da parte sua con la madre e con il fratello: spera così nella concessione del divorzio e in una futura unione legittima con Fanny.

La battaglia però sembra persa: Madame de Treymes dice che la sua famiglia, la loro religione, non possono permettere un divorzio e nuove nozze, però se ci fosse un piccolo aiuto da parte di Durham per rimpinguare le sue tasche da cui la signora ha attinto per fare prestiti ad un suo amante… La morale di Durham è ferma: non sottostarà ai ricatti e non si presterà a traffici illeciti. Con la tristezza nel cuore si reca a casa di Fanny per annunciare la sua sconfitta con i parenti di suo marito.

Ma la decisione di acconsentire al divorzio da parte della famiglia di Monsieur de Malrive arriva a dare felicità ai due innamorati. Tutto sembra debba volgere al bene per i buoni della storia, ma qualcosa viene nascosto e macina nel fondo degli animi di questo piccolo ecosistema.

Madame de Treymes si presenta come un breve libro che contiene tante tematiche care alla sua autrice: abbiamo la critica alla società del tempo, la critica al divario tra Europa e America, con il trattamento riservato dalle famiglie europee agli americani, la critica all’ipocrisia di un mondo di inizio Novecento. La tematica del divorzio che tornerà a grandi passi nel capolavoro di Edith Wharton L’età dell’innocenza, è qui ben analizzata seppur in poche pagine, mostrando i suoi risvolti soprattutto sociali, oltre che morali. Allo stesso tempo Edith Wharton costruisce due personaggi molto diversi tra loro per indole, coscienza, che sembrano però incontrarsi in alcuni punti: Durham e Madame de Treymes.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Passigli editori
Pagine: 105
Prezzo: 10€
Voto: 7/10

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It ends with us – Colleen Hoover

It ends with us di Colleen Hoover è un romanzo pubblicato da Sperling & Kupfer lo scorso 1° marzo.

Il prossimo mese è prevista l’uscita del sequel, It starts with us, sempre per Sperling & Kupfer.

Ci troviamo a Boston. Qui, su un terrazzo, Lily Bloom sta contemplando lo skyline della città. Per lei quella non è stata una giornata facile: ha partecipato al funerale del padre. Un padre che non ha mai amato e men che meno rispettato, un padre violento che le ha tolto tutto. Anche il suo primo amore.

Ad interrompere le meditazioni di Lily compare un giovane bellissimo: lui è Ryle, giovane neurochirurgo dedito alla carriera e che rifugge le storie serie. Tra i due scoppia subito una scintilla che pare però destinata a spegnersi immediatamente: Lily ha bisogno di certezze e non cederà per una storia da una notte.

Eppure sembra che i due siano destinati a stare insieme: incontrandosi di nuovo, per caso, mesi dopo, Ryle si rende conto di non riuscire a stare lontano da Lily. Per questo decide che è arrivato il momento di rivedere le sue convinzioni e provare ad avere una storia seria.

Lily è al settimo cielo: ha finalmente il negozio di fiori che ha sempre desiderato, il rapporto con sua madre si sta pian piano ricostruendo e ha un uomo accanto che la ama alla follia. E forse il problema è proprio questo.

Col passare dei mesi Ryle inizia a mostrare dei lati del carattere che spaventano Lily. Fino poi ad esplodere nel momento in cui, casualmente, Lily rincontra Atlas, il suo primo amore. Da quel momento inizia una discesa nel rapporto tra i due, fatto di violenza e riconciliazioni.

Fino a che Lily non si rende conto che non è così facile mettere fine ad una relazione. Soprattutto se a farti del male è proprio chi dice di amarti.

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Colleen Hoover decide di trasformare una sua personale esperienza di vita in un romanzo profondo e dalle mille sfaccettature.

Si tratta di un romanzo psicologicamente importante: parlare di violenza domestica non è mai facile, è un tema molto delicato e spinoso. Chi è coinvolto fa fatica a parlarne, a trovare la forza di uscirne, a dire finalmente BASTA.

Chi invece guarda la vicenda da fuori trova tutto estremamente facile e, altrettanto facilmente, è pronto a condannare vittima e carnefice in egual misura.

La Hoover non tenta di minimizzare o giustificare il tutto ma pone uno sguardo interno, entra nel vivo della storia, sviscera i sentimenti e ne rende il lettore partecipe.

Il tutto con uno stile diretto, scorrevole, delicato e molto molto intenso. La lettura procede con piacere portando il lettore a divorare, pagina dopo pagina, l’intero libro.

Per me è stato il primo approccio con questa scrittrice e devo dire che, per quanto diffidente visto l’hype che lo circonda, mi sono innamorata di questa autrice. Per me un bel libro è quello che ti provoca forti emozioni, di qualsiasi genere. È quello che, quando lo chiudi, ti lascia dentro qualcosa e che ti porta a riflettere anche per giorni. E questo è proprio il caso di questo romanzo.

It ends with us di Colleen Hoover è un romanzo che ti scava dentro, ti strazia l’anima e il cuore ma poi è lì che rimane.


SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 325
Prezzo: 15.90€
Voto: 8.5/10

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Non ridere della vita sessuale degli altri – Nao-Cola Yamazaki

Non ridere della vita sessuale degli altri è il romanzo d’esordio di Nao-Cola Yamazaki, pubblicato in Italia da Rizzoli per la collana Kimochi, dedicata alla letteratura giapponese in un formato simile ai tankobon, volumetti piccoli in formato tascabile.

Nella versione arrivata nelle nostre mani, oltre al romanzo è presente un racconto di poche pagine: Carie e gentilezza.

In Non ridere della vita sessuale degli altri abbiamo Isogai, protagonista della narrazione e voce narrante: Isogai ha diciannove anni, studia all’Università d’arte e ha iniziato una strana relazione con Yuri, una sua insegnante più grande di circa vent’anni. Yuri non cura il suo aspetto, indossa abiti comodi e poco ricercati, tende ad essere molto larga nei voti con i suoi studenti ed è molto alla mano: dopo una cena con i suoi alunni confessa a Isogai che lui le piace e gli chiede di posare per lei. Isogai inizia a frequentare quindi il suo studio in un appartamento un po’ fuori mano, prima più raramente, poi sempre con più assiduità, fino a che oltre ai giorni volano anche i vestiti e i due cominciano questa relazione sessuale.

Yuri è sposata, ma non sembra particolarmente felice agli occhi di Isogai: il marito non viene mai nel suo studio, lavora sempre e a detta della moglie è un uomo molto strano. Questa relazione extraconiugale va avanti per più di un anno, Isogai pensa sempre a Yuri, nonostante allo stesso tempo non si fidi poi molto di lei. Tutto sembra andare bene, fino a quando non arriva, quasi in maniera inevitabile, la separazione.

In Carie e gentilezza abbiamo una ragazza protagonista, che sul lettino dentistico in attesa che le venga estratto un dente, ricorda il suo amore per Ito, suo ex collega di lavoro. Lui era uno dei pochi ad accettarla così com’era, nonostante l’aspetto stravagante e le generalità maschili sui documenti. Sempre raccontando in prima persona racconta di quando al primo appuntamento aveva portato con sè spazzolino e dentifricio, nel caso si fosse fermata a dormire da lui, di come Ito avesse l’abitudine di conservare il dentifricio in frigo per potersi sentire più fresco dopo aver lavato i denti. I denti, i problemi ad essi connessi e il bisogno di vedere e sentire gentilezza, sono i temi dominanti di queste poche pagine.

Nao-Cola Yamazaki racconta, attraverso uno pseudonimo che non è nè maschile nè femminile i sentimenti e le relazioni umane in maniera molto minimalista, senza giri di parole, dispersioni sentimentalistiche, in un modo che trascende il sesso e il genere. Sicuramente questo è un buon inizio per una collana che si prospetta molto interessante.

SCHEDA DEL LIBRO

Editore: Rizzoli
Pagine: 121
Prezzo: 12.00€
Voto: 7,5/10