Può una lettera sconvolgere positivamente la vita di tante persone all’interno di un paesino spagnolo di montagna? Ebbene si ed è quello di cui si parla nel romanzo di Angeles Donate, Il club delle lettere segrete.
Quella di Porvenir, un paesino arroccato sui monti della provincia di Madrid, è una piccola comunità, tanto piccola da avere un solo ufficio postale in tutto il paese, gestito unicamente dalla postina Sara, giovane madre single con tre figli a carico. Il mondo della comunicazione oggi è radicalmente cambiato rispetto a qualche decennio fa e si è evoluto molto velocemente grazie alla tecnologia, ed email e chat ne sono diventate lo strumento principale. La mancanza di un flusso epistolare elevato fa si che i superiori di Sara abbiano deciso, a partire dal nuovo anno, di chiudere l’ufficio postale di Porvenir e di trasferirla nella sede principale in città. La notizia non è accolta di buon grado nè dalla postina nè dalla sua amica Rosa, un’anziana signora che conosce Sara da quando era in fasce e che è stata per lei una seconda famiglia, dopo la morte prematura dei suoi genitori e dopo il divorzio dal marito. Rosa non accetta di separarsi da Sara e dai suoi nipoti acquisiti e per questo motivo decide di aiutare l’amica dando il via, segretamente, ad una catena di lettere, iniziando con lo scriverne una che si riprometteva di scrivere da ben 60 anni.
In città dicono che non ci piace scrivere e ricevere lettere. Come si permettono!
Le regole per partecipare alla catena sono semplici: la lettera deve essere anonima, senza mittente e può contenere qualsiasi cosa, da un racconto personale ad una ricetta, e i partecipanti a questa catena sono tenuti a mantenere segreto quanto confidato nelle lettere. L’importante è non spezzare mai questa catena.
Il club delle lettere segrete è un inno d’amore alla letteratura in tutte le sue forme, che si tratti di romanzi epistolari, di poesie, di biografie o di racconti di viaggi, e al suo potere terapeutico.
I libri mi accompagnano quando sono triste. Mi chiudo in camera mia, accarezzo le pagine e mi sento meglio. Posso sempre aprire un libro e andare lontano insieme a loro.
Il romanzo mostra l’immenso potere dei libri e della scrittura, in particolare della scrittura epistolare che permette di dare libero sfogo ai propri sentimenti ed emozioni, metterli nero su bianco per far ordine nel proprio mondo caotico, in una sorta di catarsi emotiva. Le lettere scritte in questa catena segreta tra gli abitanti di Porvenir hanno tutte queste caratteristiche, forse anche in maniera più marcata, grazie alla scrittura in anonimato che permette di togliere un ulteriore freno alle inibizioni. La lettura permette anche di viaggiare in terre lontane a chi purtroppo non ha la possibilità di farlo di persona, come nel caso di Alex, un giovane ragazzo che non si è mai allontanato da Porvenir per prendersi cura del padre malato di Alzhaimer e che viaggia con i libri e con la fantasia.
Dove vanno i baci sospesi, quelli non dati, dove va questo abbraccio, che non riesci mai a dare?
Bisogna notare però che l’autrice con il suo romanzo non demonizza le forme di comunicazione più moderne, anzi ne esalta l’indiscussa utilità. La stessa Sara grazie ad internet e ad una chat riuscirà a mettersi in contatto con un amico che si trova su una piattaforma petrolifera nel mare della Norvegia e che non sentiva da tantissimi anni. Quello dell’autrice è forse un racconto nostalgico di un mondo ormai perduto; ora comunicare è diventato semplice e veloce come cliccare un tasto, ma si è persa la magia di una lettera scritta a mano e dell’emozione che si prova sia nell’attesa che arrivi, sia nel leggerla.
Una mail non può contenere l’alone di una lacrima
In conclusione la lettura di questo romanzo che parla di libri, di amore, dei valori dell’amicizia e del ritorno ai luoghi felici dell’infanzia, è assolutamente consigliata.
Scheda del libro
Editore: Feltrinelli
Pagine: 352
Prezzo: 9,50 €
Voto: 8/10