…Sabrina! “Alice from Wonderland”

Per la rubrica “Un caffè con” di questa settimana abbiamo chiesto a Sabrina (QUI il suo bellissimo blog) di raccontarci della sua ultima lettura nel mondo di…no, wait, sembra che Alice non sia più a Wonderland. Curiosi di sapere dove sia finita? Leggete l’articolo per scoprirlo! 😀

Dimenticate la piccola Alice che cade nella tana del coniglio. Scordatevi i personaggi strambi che incontra sul suo cammino e le loro forme particolari. Nel romanzo “Alice from Wonderland” di Alessia Coppola ci ritroviamo davanti ben altro scenario. Siamo nell’Inghilterra di fine Ottocento e una ragazza viene ritrovata tra le strade di Londra, sola e senza ricordi. I suoi capelli biondi nascondono il volto di una giovane donna in cerca di se stessa. Questa ragazza, la nostra Alice, lotterà per ritrovare i suoi ricordi e durante questo viaggio particolare vivrà varie vite diverse e cambierà spesso nome. Per assurdo, Alice si è persa qui, nella realtà, per desiderare di ritrovare se stessa proprio in Wonderland.

“In fondo, siamo un po’ come gli alberi, noi umani: abbiamo bisogno di solide radici scavate nella terra e un cielo verso cui sollevare gli occhi. Io non avevo terra che ricordassi come la mia e non riconoscevo nemmeno quel cielo che mi sovrastava.”

Ma Alice non è la sola a trovarsi nel nostro mondo, a lei estraneo. Un incantesimo ha portato nella realtà anche i suoi compagni di avventura, in modi strani e del tutto nuovi: Rupert, il nostro Bianconiglio; Brent e Rent, Pinco Panco e Panco Pinco; ma, soprattutto, il caro Cappellaio Edmund, e Algar…

Due personaggi molto importanti, che nella vita di Alice, ormai donna, avranno un ruolo molto importante, e divideranno il cuore della giovane ragazza in due.

“«L’amore è folle. L’amore cos’è se non un tuffo nel vuoto senza paracadute? È un atto di fede, una confessione, così come una preghiera o un’opera d’arte. L’amore è un’altalena che oscilla tra sogno e realtà.»”

Tra luce e oscurità, Alice dovrà scegliere a quali sentimenti dare ascolto, a quale parte del suo cuore dar credito, convivendo con la consapevolezza che i suoi ricordi e la sua identità, messi alla prova duramente dagli eventi, non le mostreranno mai un quadro unico di ciò che è e che prova. Al tempo stesso l’obiettivo dei “matti” e di tutti gli altri personaggi dell’Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll è quello di tornare a Wonderland, prima di invecchiare come normali umani nel mondo reale.

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La storia è affascinante, tempestata di rimandi steampunk e di citazioni, non solo di Alice nel paese delle meraviglie: durante il viaggio dei nostri personaggi persi nel mondo reale, ci imbattiamo in riferimenti e personalità celebri. Alice e i suoi compari sono inseriti in un mondo veritiero e palpabile, anche se con loro portano la magia di una terra che chiamano casa.

La trama è abbastanza semplice e in qualche modo avvincente, anche se manca qualche approfondimento di alcuni personaggi e si sente la mancanza di un vero nemico. La lotta è contro il tempo e la realtà, più che contro un personaggio. Ho adorato Algar e la caratterizzazione del suo personaggio, e no, non vi dirò a chi corrisponde nel mondo di Alice. Sappiate che è un bel giovane dai capelli scuri, dannato quasi quanto Dorian Grey…

Lo stile di scrittura è scorrevole e molto piacevole e ricrea un’atmosfera particolare di nostalgia, follia, con sfumature steampunk. Mi sarei aspettata un pochino di più da Algar verso il finale, e mi pare che Edmund abbia perso un po’ della sua moltezza nel passaggio da Wonderland al mondo reale e ci abbia guadagnato in sanità mentale, ma ho comunque apprezzato i suoi ragionamenti contorti. Il finale non definitivo e il motivo è semplice: a Maggio uscirà il seguel ❤

Tutto sommato, questo viaggetto tra i folli non è stato affatto male. Qualcuno ha voglia di un po’ di thè?

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