Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare o non ha mai visto il cartone animato di “Papà Gambalunga”?! Nella mia infanzia il mio rapporto con la televisione è stato molto stretto, macinavo puntata dopo puntata ogni cartone animato che andava in onda, per lo più sulla mediaset e spessissimo la mattina prima di andare a scuola. “Papà Gambalunga” è stato uno di questi: una ragazzina orfana, cresciuta in un istituto, grazie all’aiuto di un misterioso benefattore, che si fa chiamare John Smith, ha la possibilità di studiare alla scuola superiore Abraham Lincoln. Il suo benefattore diventerà per lei il suo Papà Gambalunga dopo averne visto l’ombra allungata dai fari della macchina, la sera in cui è stata decisa la svolta della sua vita.
Ho visto e rivisto l’anime giapponese almeno due o tre volte, e ogni volta mi innamoravo e mi affezionavo a quei personaggi. Un paio di anni fa ho scovato su una bancarella dell’usato il romanzo, scritto da un’autrice che non conoscevo, Jean Webster. Ovviamente ho subito comprato il libro e appena possibile l’ho divorato: lettera dopo lettera (il romanzo infatti è scritto in forma epistolare dal punto di vista di Judy, la protagonista) ho ritrovato la mia amata Judy, Sally, Julia, Jervis Pendleton e tutti i personaggi che avevo visto a colori.
Come dicevo, non conoscevo Jean Webster prima di scoprirla come la mamma di Papà Gambalunga, per cui quando ho scoperto che la casa editrice flower ed aveva pubblicato una biografia dedicata a quest’autrice, ho deciso che volevo assolutamente leggerlo.
La biografia è stata scritta da Sara Staffolani, grande ammiratrice di Jean Webster, che in queste 130 pagine ha raccolto tante informazioni, seppur tante ancora siano purtroppo non conosciute, sulla vita di una donna che si è spenta troppo presto e che ci ha lasciato otto romanzi (di cui solo due tradotti in italiano).
Jean Webster è nata nel 1876 a Fredonia, in una famiglia di letterati e femministe (era parente del più celebre Mark Twain). Il suo vero nome era Alice Jane Chandler Webster, cambiò nome durante il periodo del collegio, per distinguersi da una sua compagna di stanza che si chiamava anch’ella Alice. Frequentò il Vassar College, istituto ancora oggi esistente e frequentato da famose attrici (come Lisa Kudrow, Jane Fonda, Meryl Streep e Anne Hathaway). In questa scuola si interessò attivamente alle tematiche e problematiche sociali, legate soprattutto alla povertà e all’essere donna. Fu molto legata al periodo dei suoi studi, infatti in molti dei suoi romanzi l’ambiente in cui la storia si sviluppa è il college, come il suo primo libro, When Patty went to college (1903), ambientato in un college americano, la cui protagonista Patty Wyatt è stata ispirata da Adelaide Crapsey, amica e compagna di stanza universitaria di Jean.
Due anni dopo, nel 1905 pubblicò The wheat princess, ambientato in Italia, dove Jean viaggiò molto; del 1907 è Jerry Junior, in cui si trovano alcuni personaggi che torneranno anche nei romanzi successivi e che è una sorta di commedia con un travestimento, in quanto il protagonista maschile per conquistare la protagonista femminile si travestirà.
Jean Webster scrisse anche un poliziesco, pubblicato nel 1908, The four pools mistery; nel 1911 torna a parlare della Patty del primo romanzo, narrandone il prequel in Just Patty, che riprende fatti ed eventi legati alla sua vita scolastica e alla sua esperienza personale. Nel 1912 apparve a puntate il famoso Papà Gambalunga e tre anni dopo pubblicò il sequel, unico altro romanzo edito in italiano, Caro Nemico, in cui troviamo Sally McBride come protagonista.
Sara Staffolani oltre a fare un breve excursus delle opere di questa scrittrice, ha fatto anche un’analisi, oltre che biografica, delle sue opere: sappiamo che Jean si sposò solo dopo otto anni di relazione con il suo Glenn, che stava divorziando dalla ex moglie, viaggiò molto, si affezionò all’Italia, ebbe modo di attuare molte azioni dal punto di vista sociale, fu una fervida attivista dei diritti delle donne, fu una femminista, ma fu anche una grande lettrice. Si riscontrano nelle sue pagine echi che richiamano i grandi classici di Jane Austen e di Charlotte Bronte; nello stesso “Papà Gambalunga” si possono riscontrare dei parallelismi tra Judy-Elizabeth Bennet e tra Judy-Jane Eyre, così come il matrimonio con Jervis, quindi con una persona di ceto più alto, ha un parallelo con Elizabeth-Darcy e Jane-Rochester.
Questa biografia ci regala una traccia della vita di questa donna, morta purtroppo a soli quarant’anni, poco dopo il matrimonio con Glenn, per le complicazioni del parto. Lasciò una bambina, Jean, ma anche tante figlie: Patty, Judy, Sally, Julia, ecc.
SCHEDA DEL LIBRO
Editore: Flower ed
Pagine: 134
Prezzo: cartaceo 14,39€, formato ebook 7,99€
Voto: 8/10
Grazie per la bellissima recensione!
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